I DATI RILEVATI CON IL NAVIGATORE:
DISTANZA TOTALE | DISLIVELLO TOTALE IN SALITA | STERRATI E SENTIERI |
KM 5413 | METRI 128942 | KM 2889 |
(compresi i percorsi di mantenimento allenamento nel mese di Luglio)
Da Olbia a Trieste . Viaggio in MTB sui rilievi montuosi d’Italia
Nel 2016 sui Pirenei mi sono rotto due costole, così in agosto ho aspettato che tutto ritornasse a posto facendo vita di mare e poco altro.
Ma come avrei potuto bruciare la mia solita dose di zuccheri se le gambe restavano inattive?
Il mio cervello intossicato ha cominciato, allora, ad andare fuori giri. I pistoni battevano in testa, intrecciando pensieri e desideri in un groviglio di strade sterrate con qualche bella montagna nel mezzo.
Ed ecco che per non lasciare al caso l’arduo compito di rimettere a posto gli ingranaggi, salto da un libro di fantascienza a un thriller di Fred Vargas, da Cormac McCarthy a pubblicazioni divulgative sui gatti in scatola di Schrödinger (quanti?! boh).
Poi, la maligna lampadina a led, manovrata dal “secondo me” che convive nella testa del primo me, quello che sta scrivendo, comincia a lampeggiare con il ritmo del mio cuore bradicardico. Senza preavviso accelera le pulsazioni. Di colpo si spegne. Scatta come un flash, s’illumina e brucia evaporando un’ idea ( tragica!?): Delta Italia Project !
Cerco di allontanare il pensiero, ma ormai ė fatta. Il mio secondo me ha lanciato l’amo. Ora tocca al “me primo”, più razionale ed equilibrato seppur meno estroso e bizzarro, rimettere ordine, organizzare e rendere attuabile l’idea.
La tentazione è quella di mettere tutto a tacere, ma devo calcolare bene le conseguenze. Se si accorge che voglio rinunciare comincia a pestare i piedi, a far capricci e mi investe di tutta la depressione e il malumore di cui è capace.
Tra l’altro, è più scaltro di quanto si possa immaginare: non mi fa andare a fondo, perché sa bene che ci finirebbe pure lui. Così attacca e stacca la spina facendo rimbalzare il senno come uno yo-yo.
Arriva ottobre e il progetto ha preso corpo. Ore e ore al computer per cercare i tracciati giusti su internet e Basecamp. Come al solito devo mediare tra i suoi acuti di entusiasmo e i miei timorosi bassi.
Traccio percorsi con il bel concetto che la distanza più breve tra due punti è un segmento, tagliando perpendicolarmente isoipse vicinissime. Obietto, e lui, sornione, risponde che tanto ci piace fare portage. Inutile ribellarsi.
Recupero file gpx di tante gran maraton e con esasperante pazienza trovo il modo di collegarne i pezzi utili in tracce percorribili.
Ne viene fuori una linea tremolante che sale e scende per quasi 5000 Km. Una follia!
Non riuscendo a sottrarmi, mi preparo mentalmente ad affrontare la lunga diatriba che si svilupperà, tra i miei due io, nella divisione in tappe.
Alla fine taglio corto e preparo il calendario degli allenamenti, anche se rischio che ci mandi in over training.
Fortuna che … (Si potrà leggere il seguito del racconto sulla rivista Uomini e Sport di DfSportRpecialist del mese di gennaio 2018)
Uomini e Sport 26